"Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia." (D. Pennac, 2008)
Le persone apprendono in modo diverso uno dall'altro, in base al loro "modo tipico e stabile di percepire, elaborare, immagazzinare e recuperare le informazioni" (Mariani, 2000), cioè in base al loro STILE DI APPRENDIMENTO preferenziale.
Quindi, per favorire l'apprendimento di ogni bambino, è importante conoscere e valorizzare lo stile di apprendimento a lui preferenziale: un insegnamento che tenga conto dello stile di apprendimento dello studente facilita il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici.
Come alcune ricerche dimostrano, gli studenti con disturbo specifico dell'apprendimento (DSA) presentano stili di apprendimento specifici, che è importante riconoscere per applicare una didattica personalizzata efficace che gli permetta di raggiungere gli obiettivi di apprendimento con minor fatica: questo non significa agire sulle cause, "eliminare la dislessia", ma agire sulle conseguenze, facilitare il bambino, usando una didattica che consideri le sue modalità di apprendimento, nel rispetto delle normali differenze individuali.
Ma quali sono gli stili di apprendimento preferenziali per un DSA e come fare, nella pratica, a valorizzarli, permettendo al bambino di apprendere?
Vediamolo insieme.